SYRIZA è il nuovo polo della socialdemocrazia in Grecia

Intervista con Elisseos Vagenas, membro del Comitato Centrale e Capo della Sezione Relazioni Internazionali del CC del KKE, al giornale portoghese Jornal de Negocios


- Come interpretate il risultato delle elezioni di domenica?

Il cambio di governo, con la coalizione di SYRIZA e del partito "Greci Indipendenti" (ANEL) riflette il malcontento e la rabbia del popolo verso Nuova Democrazia e il PASOK che hanno gettato il popolo nella povertà e nella disocuppazione durante la crisi capitalista; il successo di SYRIZA riflette anche la falsa speranza che il nuovo governo possa realizzare una politica favorevole al popolo.

Il KKE ritiene che il governo di coalizione SYRIZA-ANEL seguirà lo stesso cammino di regressi e compromessi col grande capitale, verso i monopoli, l'UE e la NATO, con tutte le implicazioni negative per il nostro popolo e paese.

- Cosa vi aspettate dal governo di SYRIZA? Cosa pensate delle decisioni assunte nei primi giorni in carica?

Nonostante la rumorosa propaganda rispetto al tema della negoziazione con i soci-creditori europei e le parziali differenze marcate da SYRIZA, il nuovo governo terrà fede agli impegni antipopolari del paese con l'UE. Ha già ammesso che varerà un programma dopo un accordo ponte con i creditori. Tale programma, anche se non si chiamerà memorandum, includerà interventi antipopolari: come il taglio dei servizi sociali universali pubblici e gratuiti. Il programma di SYRIZA nei lineamenti strategici opererà in un quadro funzionale agli interessi degli imprenditori, secondo la strategia dell'Unione Europea. Per la maggioranza dei lavoratori e delle famiglie popolari il programma di SYRIZA si tradurrà nella distribuzione della povertà e della disoccupazione tra più persone.

Per quanto riguarda la politica estera e di difesa SYRIZA si compromette con la NATO e nell'alleanza strategica con gli USA. La posizione del governo rispetto alla questione dell'Ucraina, nonostante la spavalderia, è durata solamente tre giorni. Il quarto giorno il governo greco si è allineato con l'Unione Europea e ha votato a favore delle stesse sanzioni contro la Russia che aveva votato il precedente governo di Nuova Democrazia e PASOK, anche se allora le criticava come principale partito di opposizione. Inoltre rimane aperta la possibilità che presto si impongano nuove sanzioni. Altro esempio significativo sono le dichiarazioni del Ministro della Difesa che ha annunciato la continuazione della cooperazione con Israele...

- SYRIZA ha formato una alleanza con ANEL. Non aveva più senso formare una coalizione con il KKE? Perché non è stato fatto?

No, non aveva senso. Perché il cammino che seguono il KKE e SYRIZA sono totalmente differenti. Già prima delle elezioni il nostro partito aveva previsto che se SYRIZA non avesse raggiunto la maggioranza nel parlamento, avrebbe formato un governo con uno dei partiti che, allo stesso che SYRIZA, vogliono che la Grecia rimanga nell'Unione Europea e nella NATO, riconoscendo che il popolo deve pagare il debito insopportabile per il quale non ha colpa e insistono nel cammino di sviluppo capitalista.

In tutte queste questioni fondamentali, il KKE ha una posizione differente e lotta per la cancellazione unilaterale del debito, l'uscita della Grecia dall'Unione Europea e dalla NATO, la socializzazione dei mezzi fondamentali di produzione, con il potere operaio e popolare.

- Che posizione avrà il KKE nel parlamento greco? Siete disposti a votare a favore delle misure che proporrà il governo?

Il KKE ha il compito fondamentale di rafforzare l'opposizione operaia e popolare combattiva dentro e fuori il parlamento, contro i monopoli e il loro potere, contro le alleanze imperialiste. Utilizzeremo questa forza che ci ha dato il popolo per contribuire al raggruppamento del movimento operaio, per lo sviluppo dell'alleanza sociale. Per esercitare pressione, per lottare e ottenere conquiste per gli strati popolari, per misure immediate che allevino il popolo. Tra le altre cose, esamineremo accuratamente ogni progetto di legge avendo come criterio gli interessi operai e popolari. Se andranno realmente a favore dei lavoratori, li voteremo, come facciamo sempre.

- Cos'è che differenzia il KKE da SYRIZA?

Le differenze sono enormi. SYRIZA è il nuovo polo della socialdemocrazia in Grecia e si interessa di gestire il potere borghese con un volto di sinistra. Il KKE è il partito della classe operaia che vuole il rovesciamento della barbarie capitalista e la costruzione di una società diversa, la società socialista-comunista.

- La Grecia deve uscire dalla zona euro?

Nella nostra opinione questo non è sufficiente. Se non si realizzano gli altri fattori che abbiamo descritto - l'uscita dall'Unione Europea e dalla NATO, la socializzazione dei mezzi di produzione, l'organizzazione differente dell'economia e della società -, il semplice ritorno alla moneta nazionale potrà condurre a sviluppi peggiori per gli strati popolari.

- In tutta Europa i partiti di sinistra elogiano la vittoria di SYRIZA. Pensate che il KKE continui a essere il vero rappresentante degli ideali della sinistra in Grecia?

Qualche anno fa quegli stessi partiti hanno celebrato il "vento nuovo" che avrebbe soffiato con l'elezione di Hollande in Francia. Oggi sappiamo come è andata.

Il KKE, tra le altre cose, esprime le tradizioni militanti genuine del movimento operaio e popolare del paese, con le quali SYRIZA ha tagliato ogni vincolo tempo fa.

- Il KKE è conosciuto per le sue mobilitazioni. Continueranno?

Continueremo con una preparazione e una pianificazione ancora migliore utilizzando tutte le possibilità e contribuiremo affinché la linea di contrattacco guadagni terreno tra il popolo, contribuiremo al raggruppamento del movimento operaio e popolare, che è il fattore decisivo che determinerà lo slancio della lotta.