Dipartimento relazioni internazionali del CC del KKE
E' un fatto che gli sviluppi internazionali, nonché gli sviluppi all'interno del movimento comunista e operaio siano complessi: richiedono un esame approfondito, è necessaria la discussione e lo scambio di esperienze, l'utilizzo di prove specifiche, di argomentazioni concrete basate sui principi della nostra teoria.
A quanto pare non si tratta di un compito semplice: perché in pratica, anziché entrare nel merito, si usa l'aforisma, la semplificazione o il pretesto per mascherare approcci errati o deviazioni opportuniste su questioni di importanza strategica.
L'aspetto più negativo è che nella nostra epoca le stigmatizzazioni e gli attacchi infondati e pretestuosi vengono diffusi via internet (ad esempio i recenti articoli su un sito svizzero) da alcune persone che pensano di poter attaccare il KKE, usando volgari accuse di "settarismo".
Certo, ciò che conta è che il KKE sia stato in prima linea nella lotta di classe in Grecia nel corso degli ultimi 96 anni e che nel 2018 celebrerà il 100° anniversario dalla sua fondazione. Il partito è passato attraverso prove durissime. I comunisti greci si sono temprati in molti anni di persecuzioni, nelle prigioni e in esilio, sono stati giustiziati e costretti a vivere per molti anni in clandestinità; hanno giocato un ruolo di avanguardia nella lotta del nostro popolo contro le dittature fasciste, nella lotta armata della resistenza nel 1941-1944, durante la guerra civile nel 1946-1949. A partire da questa lontana esperienza proseguono oggi le lotte operaie e popolari.
Ed è certo importante che il KKE abbia una grande ruolo nel movimento comunista internazionale, nella misura delle sue capacità. E' stato il partito che ha contribuito ad avviare gli incontri internazionali di Atene, nello sforzo organizzativo di riaggregare il movimento comunista dopo la controrivoluzione e il rovesciamento del socialismo in Unione Sovietica e negli altri paesi dell'Europa centrale e orientale.
Naturalmente, è anche rilevante che il KKE abbia un fronte aperto e coerente contro l'opportunismo e conduca la lotta ideologica sulla base di principi: per sviluppare la discussione e l'azione contro il cavallo di Troia, l'opportunismo, che opera per intrappolare i partiti comunisti e condurli alla loro mutazione socialdemocratica.
L'elemento più importante, tuttavia, è che il KKE apprenda dal suo corso storico e da quello del movimento comunista internazionale e utilizzi questa esperienza e le sue conoscenze per padroneggiare ulteriormente la visione marxista-leninista e applicarla nella prassi, diventando così capace di adeguare la propria strategia e la propria tattica alle esigenze contemporanee della lotta di classe e di contribuire alla lotta per gli interessi della classe operaia; diventare più forte e più efficace nella lotta per il rovesciamento del capitalismo, in vista dell'edificazione del socialismo.
Questo è l'elemento che urta maggiormente la piovra opportunista che cerca in ogni modo, palese o occulto, di diffamare il KKE, rigurgitando calunnie di dogmatismo, incriminando l'attività rivoluzionaria del partito, criticando la sua incrollabile lotta contro la classe borghese e le unioni imperialiste, invitando il nostro popolo e i popoli in generale a mobilitarsi sotto una falsa bandiera.
In questo documento contestiamo alcuni articoli apparsi contro il KKE che cercano di dare sostanza alla presunta critica di "settarismo" rivolta al partito, entrando nel merito:
a) della recente decisione del CC del nostro partito di non far aderire i suoi eurodeputati ad alcun gruppo parlamentare nel Parlamento Europeo;
b) delle valutazioni del nostro partito riguardanti il mondo contemporaneo, l'emergere di nuove forti potenze capitaliste nella "piramide" imperialista mondiale e
c) la posizione della Grecia al suo interno.
1. Il gruppo europarlamentare del KKE, secondo una recente risoluzione del CC del KKE, si è ritirato dal gruppo GUE / NGL e non ha aderito ad alcun gruppo politico in considerazione di alcuni fondamentali elementi.
Ritieniamo che:
E' venuto meno il carattere confederale della GUE / NGL, in quanto i partiti della Sinistra Europea operano con una sola linea, unitariamente, e si esprimono nei comitati e nelle sessioni sulla base di una piattaforma comune, promuovendo le posizioni politiche del Partito della Sinistra Europea (PSE) come posizioni della GUE / NGL. La situazione si sta deteriorando poiché l'Unione europea, nel quadro dell'inasprimento del suo carattere reazionario, da priorità di funzionamento ai partiti europei che tutelano l'ulteriore rafforzamento della Commissione e dei suoi dispositivi tentacolari.
Ci sono stati attacchi contro il KKE e tentativi di distorcere e nascondere le sue posizioni da parte della GUE / NGL.
Vengono promosse "posizioni comuni" su questioni serie che riguardano le politiche dell'UE e degli sviluppi internazionali, nonostante le divergenze espresse dal gruppo europarlamentare del KKE, le cui posizioni in diversi casi, sono state nascoste.
Sono in corso dei tentativi di cooperazione del gruppo GUE / NGL con i gruppi politici dei socialisti e verdi per formare un presunto "blocco di sinistra", come dimostrano anche delle dichiarazioni del candidato del PSE alla presidenza della Commissione, A. Tsipras. Su questioni molto gravi sono state firmate, a volte anche con la partecipazione del Partito popolare europeo e dei liberali, proposte di risoluzione comuni (es. Proposta congiunta di accordo politico sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020).
All'interno della GUE / NGL ci sono forze, come il partito tedesco Die Linke, che partecipano alla campagna anticomunista dell'UE, nella falsificazione della verità storica, nell'equazione anti-storica del comunismo con il fascismo, nella diffamazione dell'edificazione socialista e delle conquiste della classe operaia.
Il gruppo europarlamentare del KKE si è opposto a queste scelte pericolose. Ha combattuto contro l'atteggiamento inaccettabile dei partiti e dei deputati della GUE / NGL che hanno sostenuto la guerra in Libia, l'intervento dell'UE nella Repubblica Centrafricana, l'ingerenza negli affari interni della Siria, la campagna per minare Cuba, mentre nel contempo non hanno condannato l'intervento dell'UE in Ucraina. Il KKE ha combattuto la posizione del PSE che sostiene possa esistere una gestione della crisi favorevole al popolo, nel quadro di potere dei monopoli. Ha contrastato le posizioni che mirano a camuffare il carattere imperialista dell'UE e sostenere che questa unione dei capitali possa trasformarsi in una unione di popoli. Tuttavia, nonostante gli sforzi del KKE, la GUE / NGL viene utilizzata come strumento del PSE. Di conseguenza si è instaurata una situazione del tutto negativa e condizioni che impediscono oggettivamente la prosecuzione della nostra partecipazione alla GUE / NGL.
La partecipazione del KKE in un gruppo in cui dominino queste forze, sarebbe diventato un ostacolo per l'indipendenza ideologica, politica e organizzativa del partito nel parlamento europeo, un impedimento alla promozione della strategia a favore della classe operaia e degli strati popolari nel nostro paese e in Europa, al raggruppamento del movimento comunista in Europa.
Allo stesso tempo, la prosecuzione della partecipazione del KKE alla GUE / NGL verrebbe utilizzata come "alibi di sinistra" per l'imposizione della linea politica opportunista e socialdemocratica dei partiti che agiscono in favore dell'UE e accettano la barbarie capitalista.
Che cosa fa il KKE?
Analizza la situazione concreta e assume decisioni sulla base del criterio della difesa degli interessi della classe operaia e popolare. Spiega in modo circostanziato che questo non può essere perseguito attraverso il GUE, caduto nelle mani del PSE.
Cosa stanno facendo quelle persone che si nascondono dietro le calunnie di settarismo?
Stornano lo sguardo dalla realtà concreta che è venuta a crearsi e continuano a promuovere false aspettative sostenendo che è possibile servire gli interessi del popolo attraverso la cooperazione con partiti che hanno evidenti obiettivi socialdemocratici, come SYRIZA, Die Linke, ecc, nonché con quei partiti che hanno subito la mutazione genetica e che tuttavia portano ancora il titolo di comunista, in nome di una falsa unità che favorisce l'opportunismo e la socialdemocrazia.
Cosa fa il KKE?
Denuncia la vera natura imperialista dell'Unione europea, in quanto unione dei monopoli; lotta contro essa e invita le persone a entrare in rottura con questa alleanza predatoria, cambiare i rapporti di forza e intensificare la lotta per il potere operaio e popolare aprendo la strada per lo sviluppo socialista, un percorso di sviluppo che avrà come suo criterio i bisogni delle persone e non i profitti, con il disimpegno dalla UE e dalla NATO.
Cosa stanno facendo coloro che si nascondono dietro le calunnie di settarismo?
Esse si sono subordinate all'UE, operano all'interno delle "mura" del sistema promuovendo varie soluzioni governative di "sinistra" - "progressive" e favoriscono l'illusione che questa unione dei monopoli può essere costruita ex novo e che può diventare una unione che andrà a beneficio dei popoli.
Ancora, cosa fa il KKE?
Partecipa e porta avanti le sue posizioni negli Incontri Internazionali dei Partiti Comunisti e Operai. Sostiene l'attività comune e allo stesso tempo insiste per l'acquisizione di un livello superiore di coordinamento della lotta dei PC contro l'UE imperialista e lo sfruttamento capitalista attraverso la partecipazione all'Iniziativa di 29 Partiti Comunisti e Operai in Europa.
Cosa fanno i calunniatori?
Cercano di minare questo importante sforzo. Ancor di più: cercano di denigrare i PC che lottano in condizioni difficili contro la classe borghese e il sistema di sfruttamento.
I comunisti traggano le conclusioni.
Ancora una parola su questo tema specifico: alcuni calunniatori anti-comunisti, come il sig. Tobias Clausen dei Rosso-Verdi di Denmarkclaimed dice che "Il KKE si pone interamente al di fuori dell'influenza del Parlamento Europeo. E' finito in un gruppo con la feccia dei deputati con cui nessuno vuole collaborare, tra cui Alba Dorata. Il KKE non avrà più la capacità di seguire progetti di legge, di intervenire, effettuare modifiche e parlare".
Questa calunnia della specifica "ala sinistra" danese opera nel quadro dell'Unione europea, che sta cercando di "accomunare" il fascismo con il comunismo sotto l'etichetta di "totalitarismo". Questa calunnia rivela tra le altre cose le tattiche sporche che vengono utilizzate dagli opportunisti. Questi signori, che si presentano come "autorità sulle questioni europee", dovrebbero sapere che:
I deputati del KKE non partecipano ad alcun gruppo politico e, come quadri del partito, promuoveranno la linea politica del partito, senza restrizioni mutuate da qualsiasi legame. Di conseguenza, ogni insinuazione in merito ad Alba Dorata è inaccettabile e offende l'intelligenza anche di quelle persone, che pur non conoscendo l'intera lotta del KKE, sanno del suo scontro contro i fascisti. Per quanto riguarda la questione se il KKE avrà d'ora in poi, dopo il suo ritiro dalla GUE / NGL, la capacità di pronunciare discorsi e interventi nel Parlamento Europeo, noi li informiamo che da ora i deputati del KKE non dispongono di minori mezzi e possibilità per esporre il carattere reazionario della UE, le sue misure antipopolari e di contribuire alla riaggregazione del movimento in Grecia e in Europa.
In ogni caso, il KKE e i suoi deputati non hanno mai avuto l'ansia di "correggere" l'Unione europea e il capitalismo attraverso i parlamenti, al contrario dei partiti del PSE. Siamo nel Parlamento dell'UE per motivi specifici:
A) Avere un quadro chiaro circa le misure antipopolari che vengono decise da questo centro imperialista.
B) Contribuire in modo tempestivo alla preparazione del partito, del movimento di classe e delle altre formazioni antimonopoliste e anticapitaliste, per la lotta dei lavoratori contro le misure antipopolari dell'UE e dei governi borghesi.
C) Far si che il partito abbia la capacità di promuovere presso i lavoratori, le proprie posizioni in modo dettagliato su tutte le questioni, far luce sulle cause della crisi del capitalismo, denunciare il carattere antipopolare dell'UE, entrare in conflitto con le posizioni borghesi e opportuniste, ecc.
Il KKE continuerà in questo impegno, come prima, privilegiando la collaborazione dei PC d'Europa. Ancora una volta confuteremo nella pratica chi ricorre all'anticomunismo indossando un volto di "sinistra".
Le comuniste e i comunisti traggano le conclusioni.
2. La posizione leninista che l'imperialismo sia la fase suprema, finale del capitalismo è un assunto per l'analisi di classe della base economica di ogni Stato capitalista e per la definizione della sua posizione nel sistema imperialista.
Tuttavia, esiste un problema serio legato alla posizione di molti partiti riguardo questo tema cruciale.
Non siamo preoccupati per l'invettiva scatenata contro il KKE da alcuni personaggi su internet. Quello che ci preme è che, mentre si parla di teoria leninista dell'imperialismo, in realtà viene sostituita con una caricatura che limita l'imperialismo agli USA e lo identifica con la politica estera aggressiva.
Questa è una tragedia, in quanto si tratta di un'analisi distorta della realtà che promuove posizioni molto fuorvianti.
Per esempio: con il rovesciamento controrivoluzionario dell'Unione Sovietica, è stato restaurato il capitalismo nel blocco sovietico. Questo è innegabile. I monopoli dominano ora la base economica della Russia; ci riferiamo ai grandi gruppi economici come Gazprom, Rosneft, Lukoil, Rusal, VTB Bank ecc., che dominano nei rapporti di sfruttamento della produzione.
La Presidenza e il governo russo stanno cercando di gestire proprio questa situazione, con l'obiettivo di servire meglio gli interessi dei monopoli russi che competono e cooperano con i monopoli di USA, UE, Cina, ecc, sempre con il fine di controllare i mercati, le fonti di energia, i gasdotti.
In varie congiunture storiche, la politica estera della Russia può opporsi, per esempio, all'aggressività degli USA in Siria. Ma questo fattore non indica che si tratta di un potere antimperialista su cui i PC possano fare affidamento.
Gli sviluppi in Ucraina dimostrano la stessa cosa, poiché sono collegati all'intervento di UE-USA e alla competizione con la Russia, avanzando il "dilemma" se l'Ucraina sarà condotta ad abbracciare la UE o l'unione doganale russa con Bielorussia e Kazakistan.
La posizione russa e di Putin è determinata dagli interessi dei monopoli della Russia e non da quelli dei popoli.
Anche gli USA in alcuni casi adeguano la loro politica estera. Ad esempio, si impegnano in iniziative, esercitano pressioni per la "soluzione" di un problema: è il caso della questione di Cipro in questo periodo, così come della questione palestinese. Ma le manovre statunitensi sono legate alla promozione degli interessi dei monopoli USA nella regione del Mediterraneo, con l'obiettivo di controllare o sfruttare gli idrocarburi o contrastare i piani e gli obiettivi dei suoi concorrenti che sono anche attivi nella regione.
Queste semplici verità sono molto utili per noi per superare la confusione e per far prevalere un criterio di classe, distorto in alcuni interventi su internet.
Cosa dobbiamo esaminare con attenzione?
La tendenza a importanti mutamenti nei rapporti di forza tra gli Stati capitalisti si è fatta più evidente con la profonda crisi di sovraccumulazione del capitale iniziata nel 2008-2009 e in realtà non ancora superata in diverse economie capitaliste. Questo processo avviene sotto l'influenza della legge capitalistica di sviluppo ineguale. Questa tendenza riguarda anche i livelli superiori della piramide imperialista.
Gli USA sono ancora la prima potenza economica, ma con una significativa riduzione della quota del Prodotto Mondiale Lordo. Fino al 2008, la zona euro nel suo complesso manteneva la seconda posizione nel mercato capitalista internazionale, una posizione che ha perso dopo la crisi.
La Cina è già emersa come seconda potenza economica, mentre i BRICS (l'alleanza tra Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) si è rafforzata nelle unioni capitalistiche internazionali, come il FMI e il G20. Il cambiamento degli equilibri dei rapporti di forza tra gli Stati capitalistici comporta cambiamenti nelle loro alleanze, poiché si acuiscono le contraddizioni interimperialiste sul controllo e ri-divisione dei territori, dei mercati e delle zone di influenza economica, soprattutto le risorse energetiche e naturali, le vie di trasporto delle merci.
La politica estera degli stati che sono integrati nei BRICS differisce da quella USA (a seconda della congiuntura storica), perché ha un diverso punto di partenza e altri obiettivi. Tuttavia serve anch'essa gli interessi e i piani delle classi borghesi e dei gruppi monopolistici. Questa è la caratteristica fondamentale che emerge dalla traiettoria di sviluppo di questi stati.
Anche il sostenitore più convinto dei BRICS non può contestare che i gruppi monopolistici siano dominanti nella base economica di quei paesi e che il criterio di sviluppo risieda nel profitto. Una caratteristica di questo modello di sviluppo è lo sfruttamento della classe operaia da parte del capitale, ad alti livelli.
3. Non abbiamo mai sostenuto che il capitalismo in Grecia, Portogallo e altri paesi con una posizione intermedia nel sistema imperialista abbia raggiunto lo stesso livello di concentrazione e di centralizzazione del capitale e sia sviluppato allo stesso livello del capitalismo statunitense e dei paesi capitalisti più forti della UE.
È noto che il sistema non si sviluppa in modo uniforme, in modo equilibrato ma che la sua caratteristica è uno sviluppo irregolare: fatto che costituisce una legge assoluta del capitalismo.
Tuttavia, il problema di base è che la concentrazione e centralizzazione del capitale ha da tempo portato alla nascita e allo sviluppo dei monopoli. Essi sono il nucleo, l'unità cellulare del capitalismo nella fase imperialista. E' un fatto innegabile, suffragato dai dati economici.
L'analisi del KKE, da cui discende la sua strategia e tattica, parte proprio da questo assunto.
Il programma del partito, che è stato approvato al 19° Congresso pone i seguenti problemi:
La classe borghese greca ha inizialmente beneficiato del rovesciamento controrivoluzionario nei paesi balcanici confinanti e dell'adesione all'UE, ha compiuto una significativa accumulazione ed esportazione di capitali sotto forma di investimenti diretti che hanno contribuito al rafforzamento delle imprese e dei gruppi monopolistici greci.
Le esportazioni di capitali si sono dirette anche verso la Turchia, l'Egitto, l'Ucraina e la Cina, così come la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e altrove. La Grecia ha partecipato attivamente a tutti gli interventi e le guerre imperialiste, contro la Jugoslavia, l'Iraq, l'Afghanistan, la Libia, ecc.
Nel decennio precedente lo scoppio della crisi in corso, l'economia greca ha mantenuto un tasso significativamente più alto di crescita del PIL rispetto al corrispondente livello dell'UE e della zona euro, senza modificare sostanzialmente la sua posizione all'interno di esse. Tuttavia, ha rafforzato la sua posizione nei Balcani.
Dopo lo scoppio della crisi, la posizione dell'economia capitalista greca si è deteriorata nel quadro della zona euro, dell'UE e nella piramide imperialista internazionale in generale, fatto che non nega come l'adesione della Grecia alla CEE-UE sia servita alle sezioni più dinamiche del capitale monopolistico nazionale e abbia contribuito al rafforzamento del suo potere politico.
La partecipazione della Grecia alla NATO, la dipendenza economico-politica e politico-militare verso l'Unione europea e gli Stati Uniti limitano lo spazio di manovra della borghesia greca, giacché tutti i rapporti di alleanza del capitale sono regolati dall'antagonismo, dalle disuguaglianze e di conseguenza dalla posizione di privilegio del più forte, formando relazioni di interdipendenza ineguale.
Nel corso degli ultimi 20 anni, le pre-condizioni già mature per il socialismo in Grecia si sono ulteriormente sviluppate. I rapporti capitalistici si sono espansi e rafforzati, in agricoltura, istruzione, sanità, cultura-sport e mass media.
C'è una maggiore concentrazione di lavoro salariato e di capitale nella manifattura, nel commercio, nelle costruzioni, nel turismo. Le imprese a capitale privato si sono sviluppate con l'abolizione del monopolio statale nei settori delle telecomunicazioni e nei comparti monopolizzati dell'energia e dei trasporti.
Il lavoro salariato è aumentato significativamente come percentuale di occupazione nel suo complesso, mentre il numero di autonomi è rimasto stabile, visto che la riduzione in un settore di essi è stata accompagnata da un aumento nel settore dei servizi.
Le pre-condizioni già mature per il socialismo in Grecia si sono ulteriormente sviluppate. Questa è una questione cruciale e questo sviluppo non riguarda solo la Grecia, fenomeno confermato dallo sviluppo del capitalismo monopolistico degli ultimi decenni.
La contraddizione tra il carattere sociale del lavoro e l'appropriazione capitalista privata della maggior parte dei suoi prodotti, a causa della proprietà capitalistica dei mezzi concentrati di produzione, si evidenzia in modo eclatante in ogni aspetto della vita economica e sociale. La necessità della proprietà sociale, della pianificazione centrale con il potere della classe operaia sta emergendo come urgenza. Il socialismo è più necessario e quanto mai attuale dal punto di vista delle condizioni materiali.
Sulla base di questa analisi, il programma del KKE sottolinea che l'obiettivo strategico del partito è la conquista del potere della classe operaia rivoluzionaria, la dittatura del proletariato, per la costruzione socialista come fase immatura della società comunista.
Il cambiamento rivoluzionario in Grecia sarà socialista.
Il popolo greco sarà libero dalle catene dello sfruttamento capitalistico e delle unioni imperialiste quando la classe operaia insieme ai suoi alleati compirà la rivoluzione socialista e muoverà verso l'edificazione del socialismo-comunismo.
Per questo motivo insistiamo sul fatto che coloro che ricorrono alla calunnia contro il KKE devono esaminare attentamente le nostre posizioni: sono tenuti a esprimersi sulla base dei fatti reali e motivare la loro critica con argomentazioni valide e non con aria fritta. E, infine, dovrebbero evitare di usare le parole d'ordine degli apologeti borghesi e degli opportunisti in Grecia, per attaccare il nostro partito che gioca chiaramente un ruolo di primo piano nella lotta di classe, ha forze significative nel movimento operaio-popolare e recentemente, nonostante le difficoltà, raccoglie il consenso di centinaia di migliaia di lavoratori nelle elezioni europarlamentari e alle amministrative, eleggendo centinaia di consiglieri comunali-regionali, oltre quattro sindaci di importanti città tra cui la terza maggiore città della Grecia e 2 eurodeputati.
