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Sul risultato del referendum: centinaia di migliaia di persone hanno accolto la proposta del KKE

Date:
lug 6, 2015
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Il 5 luglio 2015 ha avuto luogo in Grecia un referendum che chiedeva ai cittadini di esprimersi sulla proposta di accordo presentata dall'UE, il FMI e la BCE, rispetto alla continuazione delle misure antipopolari del valore di 8 miliardi di euro.

La maggioranza di governo di SYRIZA e ANEL ha rifiutato la proposta del KKE di sottomettere al giudizio del popolo greco anche la proposta governativa, così come la questione dell'abrogazione delle leggi antipopolari approvate negli ultimi anni e il tema del disimpegno dall'UE. Allo stesso tempo il governo di coalizione ha spiegato che il "NO" nel referendum sarebbe stato inteso come approvazione della propria proposta di accordo con l'UE, il FMI e la BCE che, anch'essa all'interno di 47+8 pagine, include dure misure antipopolari e antioperaie, per un valore di circa 8 miliardi di euro.

In queste condizioni il KKE ha chiamato i lavoratori a voltare le spalle in ogni modo al falso dilemma del referendum e, a coloro che si recavano ai seggi elettorali, le forze del KKE hanno distribuito (fuori da questi) la propria scheda con il seguente contenuto:

NO ALLA PROPOSTA DELL'UE, IL FMI, LA BCE
NO ALLA PROPOSTA DEL GOVERNO
DISIMPEGNO DALL'UE, CON IL POPOLO AL POTERE

Ovviamente era inteso che questa scheda si sarebbe considerata nulla ma, insieme alle schede bianche e all'astensione costituisce una importante corrente politica che contesta sia le opzioni del governo SYRIZA-ANEL, sia quelle delle organizzazioni imperialiste, con le quali il governo negozia per le necessità del capitale in Grecia.

Va notato che nel referendum, insieme ai partiti del governo di coalizione (SYRIZA-ANEL), si è schierato per il "NO" anche il partito fascista di Alba Dorata, così come altri gruppi nazionalisti e di ultra-sinistra, come ANTARSYA.

Dall'altra parte, in favore del "SI", che dichiaravano che avrebbe significato la "permanenza nell'UE a tutti i costi", si sono schierati l'opposizione di destra, Nuova Democrazia, il partito socialdemocratico PASOK, che hanno governato fino a gennaio 2015, il partito POTAMI, il partito KIDISO (Movimento dei Socialisti Democratici) dell'ex primo ministro, G. Papandreou, e altre forze politiche borghesi.

I risultati finali sono stati i seguenti:

 

 

Nelle sue prime dichiarazioni, dopo l'annuncio dei risultati, Dimitris Koutsoumpas, Segretario Generale del KKE, ha salutato le centinaia di migliaia di persone che hanno risposto all'appello del KKE senza retrocedere davanti ai dilemmi ricattori, mettendo nell'urna elettorale la scheda del KKE, ossia una proposta che il governo ha negato di porre in votazione nel Parlamento, privando il nostro popolo del diritto di esprimersi massicciamente nelle urne.

Ha evidenziato che, in relazione alla questione controversa del referendum-lampo, una parte del popolo è riuscita a superare la trappola e l'inganno, dando una prima risposta con il voto nullo, così come con la scheda bianca, mentre altri hanno optato per l'astensione dal processo referendario.

Il SG del KKE si è rivolto in particolare a coloro che hanno optato per il NO, credendo che in questo modo avrebbero fermato l'austerità e contrastato le misure antipopolari e i memorandum. Koutsoumpas li ha esortati a non abbassare la guardia e a impedire al governo di trasformare questo NO in un SI a nuovi accordi antipopolari. Ha sottolineato che il KKE tende la mano al popolo del NO per le lotte contro il peggioramento delle condizioni di vita, lotte che inizieranno il giorno dopo il referendum.

Il KKE ha indirizzato un simile appello militante anche a coloro che hanno optato per il SI sotto la pressione del grande padronato, la paura per le banche chiuse, per il loro salario, le loro pensioni, i loro piccoli risparmi.

Il KKE sottolinea che una negoziazione, che è stata promessa dal primo ministro Alexis Tsipras, sulla base della proposta governativa, porterà inevitabilmente a un nuovo e peggiore memorandum.

La situazione mette in evidenza la necessità per il movimento, per il nostro popolo, di adottare massicciamente la proposta del KKE per l'uscita dalla crisi in favore degli interessi popolari. Il KKE sarà in prima linea in tutte le lotte del nostro popolo anche nel periodo che verrà, rafforzando da domani la linea di lotta antimonopolista-anticapitalista, l'aggregazione intorno al KKE.

 

 

06.07.2015


 


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