Il 17 gennaio 2016 allo Stadio coperto "Pace e Amicizia" nel Pireo si è svolto un grande evento politico e culturale dell'Organizzazione dell'Attica del Partito Comunista di Grecia. Nel suo discorso, il Segretario Generale del CC del KKE, Dimitris Koutsoumpas ha sottolineato:
"Onoriamo tutti gli uomini e le donne che hanno sollevato in alto la bandiera del Partito in condizioni difficili. Onoriamo gli indomiti della lotta di classe, i nostri eroi morti nella lotta.
Continuiamo sotto la stessa bandiera, con maggiore determinazione, incrollabile fede e ottimismo!
Salutiamo tutti coloro che si trovano in questo periodo per le strade lottando per i loro diritti, per una vita degna e migliore.
Siamo al fianco dei lavoratori che vengono licenziati in massa a causa della chiusura di fabbriche e altre imprese.
Le false speranze e illusioni sono finite molto presto, in appena un anno di governo SYRIZA, mentre entriamo nell'ottavo anno della crisi economica. Ed è stato un anno in cui gli industriali tramite l'Associazione degli Industriali Greci, gli armatori e il grande capitale hanno chiesto nuove esenzioni fiscali, ulteriori meccanismi statali per sostenerli. Il nuovo crimine contro il sistema della previdenza sociale riguarda tutti noi. Nessuno può scappare dal massacro. Questo è il motivo per cui il nostro popolo deve sollevarsi adesso!
Il piano del governo relativo al sistema di previdenza sociale è un'altra prova che il governo SYRIZA-ANEL sta portando a termine il lavoro sporco iniziato dai governi precedenti di ND (neoliberali) e del PASOK (socialdemocratici).
Perché è un lavoro sporco quello di applicare alla lettera le richieste avanzate per anni dal capitale, mettendo fine al carattere sociale della previdenza, dirottando denaro nelle tasche dei capitalisti per i loro investimenti.
Perché è un lavoro sporco quello di trasformare la sicurezza sociale in una questione privata di ciascun lavoratore e trasformare la pensione in un'indennità per poveri e quindi aprire la strada agli enormi profitti delle aziende sanitarie private e delle compagnie d'assicurazione.
A coloro che provano fastidio quando parliamo del lavoro sporco di SYRIZA, chiediamo di rispondere a una semplice domanda: "Come altro si può definire, se non uno sporco lavoro, l'intento di pacificare e ingannare il movimento popolare mentre si mette mano in senso reazionario al sistema della previdenza sociale?"
D. Koutsoumpas ha evidenziato che "nella guerra scatenata da governo-capitale-UE, volta a seppellire il sistema previdenziale, la classe operaia e il popolo devono dare risposta al vero dilemma: sottomissione al macello o sollevazione popolare?". Devono rispondere incrementando il livello dell'organizzazione della loro lotta, rafforzando l'alleanza sociale orientata alla rottura e al conflitto con il capitale e il suo potere.
Quando parliamo della sicurezza sociale stiamo essenzialmente parlando di salute, welfare, coperatura sanitaria, tutela della maternità, copertura degli infortuni sul lavoro: conquiste e diritti che riguardano ogni aspetto della nostra vita.
Sì, il Partito Comunista di Grecia, insiste a parlare di diritti e conquiste, di tutto ciò di cui la gente ha bisogno, naturalmente, per poter vivere con dignità.
Sì, meritiamo una vita dignitosa e la salvaguardia dei diritti moderni!
Il lavoratore, dopo molti anni di duro lavoro, deve andare in pensione in età adeguata e vivere con dignità. I disoccupati, i pensionati devono avere copertura medica, accedere alla prevenzione medica e ottenere cure a prezzi accessibili. I lavoratori devono avere copertura per gli infortuni sul lavoro. La famiglia e la maternità devono esser tutelate. Ci devono essere servizi sanitari e assistenziali di alta qualità per tutti.
E a chi ci chiede se tutte queste cose sono possibili, se è possibile godere davvero di una vita con diritti, rispondiamo con fermezza: Sì, si può, perché oggi, nonostante le conseguenze negative e le difficoltà dovute alla crisi, il nostro paese ha un significativo potenziale produttivo.
Inoltre vi sono stati enormi avanzamenti scientifici e tecnologici. Grazie al lavoro del popolo e alla ricchezza prodotta da questo lavoro, nascono le condizioni per una vita degna e prospera.
E così è stata la vita dove i bisogni dei lavoratori sono stati posti al centro della società, al posto delle necessità del capitale. Nei luoghi dove il potere operaio-popolare aveva il controllo dell'economia, ossia nei paesi dove si è costruito il socialismo nel secolo scorso.
Il KKE insiste, contro le sirene della sottomissione, a parlare di rottura e conflitto reale con il capitale e il suo potere. Chiama il popolo a unirsi nel percorso radicale di lotta per l'abolizione della proprietà capitalista e il suo potere.
Il movimento operaio-popolare può lottare e conseguire risultati in questo percorso, può frenare le misure antipopolari e ottenere conquiste a suo favore. Il nostro popolo non ha ancora tentato di seguire con continuità e con consistenza questo percorso fino al suo esito vittorioso. Il nostro popolo non ha ancora testato la propria forza. Il Segretario ha aggiunto che "adesso sempre più persone cominciano a capire il motivo per cui il KKE insiste che la prosperità del popolo implica cambiamenti più profondi a livello di potere e dell'economia e che svincolino il nostro paese dall'Unione Europea e dalla NATO".
Hanno partecipato al'evento i rappresentanti delle ambasciate di Cuba, Palestina, Venezuela, Vietnam, artisti e personaggi della cultura, rappresentanti delle organizzazioni di massa. Dopo il discorso politico, l'evento si è concluso con una performance musicale e teatrale.
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
18.01.2016
