Non si placa l'ondata di indignazione e di rabbia dei lavoratori e dei giovani per il crimine ferroviario di Tempe, in cui sono morte 57 persone, la maggior parte delle quali erano studenti,
L'8 marzo 2023 si è svolto in Grecia un grande sciopero generale, con l'astensione dalle lezioni di studenti medi e universitari. In tutto il Paese si sono tenute massicce manifestazioni di sciopero per condannare le politiche criminali che trattano la sicurezza e la vita umana come un costo e un peso per i profitti dei capitalisti e dello stato borghese.
Lo sciopero ha messo in evidenza la scelta politica criminale seguita nei piani per le ferrovie nel corso del tempo e dai governi del PASOK socialdemocratico, di SYRIZA "di sinistra" e di Nuova Democrazia liberale, oltre che dall'UE. I manifestanti chiedono ora che vengano attribuite le vere responsabilità e i veri colpevoli vengano puniti!
Con la loro lotta collettiva e organizzata si battono contro una politica che sacrifica la vita, la salute e i diritti delle famiglie operaie- popolari a favore dei datori di lavoro.
I manifestanti che hanno riempito le strade di Atene, Salonicco, Patrasso, Larissa e di ogni altra città del Paese hanno gridato "È STATO UN CRIMINE PREVISTO PER I PROFITTI DEI CAPITALISTI".
I lavoratori e i giovani, gli studenti medi e universitari, con il loro battito, hanno trasformato il dolore e la rabbia in lotta, sono diventati la voce dei morti e hanno ¨buttato nella spazzatura¨ la propaganda del governo.
Le immagini delle grandiose manifestazioni di oggi non possono essere né nascoste né messe in ombra dal piano organizzato provocatorio del governo per distruggere la manifestazione di Atene.
Lo sciopero si è svolto contro il tentativo organizzato di coprire il crimine omicida di Tempe, contro il terrore del padronato nei luoghi di lavoro, contro le misure di repressione e intimidazione del popolo e gli ostacoli frapposti dal sindacalismo padronale e governativo.





