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Dichiarazione dell'Ufficio stampa sulla Conferenza di Berlino

Alla fine, la Conferenza di Berlino non ha portato né poteva portare una soluzione che garantisca la pace, la stabilità in Libia e gli interessi del popolo libico. Dopotutto, i partecipanti alla Conferenza stessa sono responsabili della guerra NATO del 2011 e dello sfacelo della Libia, dei conflitti militari in corso che hanno portato miseria al popolo di questo paese.

I "desideri" riflessi nel progetto di "cessate il fuoco", "rispetto dell'embargo sulle armi" o "ritiro delle forze militari straniere" non possono impedire o cancellare le vere cause del conflitto, che sono le competizioni imperialiste per le risorse energetiche, in cui sono coinvolti sia il generale Khalifa Haftar che il primo ministro Fayez al-Sarraj.

Il KKE fa notare che i punti caldi di guerra, creati da interventi USA, NATO e UE, come in Afghanistan, Iraq, Siria e Libia, sono ferite aperte che "inaspriscono" la competizione tra il blocco euro-atlantico, la Russia e la Cina.

La "pace imperialista", con la pistola puntata alla testa dei popoli, non può fornire una vera pace a beneficio del popolo libico e degli altri popoli della regione. Contiene il germe dell'acuirsi della situazione e dell'escalation della guerra.

In queste condizioni, complicate dall'aggressione turca e dall'inaccettabile accordo Turchia-Libia per la definizione delle zone marittime, il governo ND, proseguendo la politica di SYRIZA, coinvolge profondamente il paese nel "circolo vizioso" dei piani imperialisti.

 

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/01/20