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Solidarietà con i lavoratori della salute e i marittimi in sciopero, così come con gli studenti in lotta

Con sciopero e mobilitazione davanti al Ministero della Salute, i lavoratori degli ospedali pubblici hanno chiesto un sostanziale rafforzamento del sistema sanitario pubblico, contro la politica che lascia il popolo senza protezione. Alla mobilitazione ha partecipato anche il Coordinamento del Comitato di Lotta delle Persone Disabili (SEANN), sindacati e associazioni di altri settori, così come una delegazione del PAME, chiedendo la requisizione del settore privato della sanità e la massiccia assunzione di personale permanente. Christos Katsotis, membro del CC del KKE e deputato, ha partecipato ed è intervenuto alla mobilitazione, esprimendo il sostegno del Partito alla lotta dei lavoratori della Salute.

 

Health Workers

 

I lavoratori marittimi hanno attuato uno sciopero nazionale di 48 ore, il 23/2 si sono radunati davanti alle porte di prua delle navi. Lottano contro l'attacco lanciato dagli armatori e dal governo ai loro contratti collettivi, alla composizione degli equipaggi, alle loro assicurazioni, pensioni e diritti sindacali. Lo sciopero è stato generale ed ha coinvolto tutte le categorie di navi in tutti i porti del paese. Al loro fianco si trovavano i lavoratori di altri settori, manifestando nella pratica la loro solidarietà.

SeafarersIl SG del CC del Partito Comunista di Grecia, Dimitris Koutsoumpas, in una dichiarazione sugli scioperi avvenuti il 23 febbraio, ha segnalato:

"Il cuore delle lotte batte oggi negli ospedali pubblici e nei porti di tutto il paese. Negli ospedali, dove i lavoratori della salute chiedono di attuare tutto ciò che sia necessario per evitare che, sotto la responsabilità del governo, il sistema sanitario pubblico passi dall'attuale saturazione al collasso totale. Siamo al loro fianco per l'assunzione in massa di personale, requisizione delle strutture private, misure immediate nei luoghi di lavoro e nei mezzi di trasporto.

Inoltre siamo al fianco dei marittimi che sono in sciopero per continuare a lavorare nelle navi con contratti collettivi, salari dignitosi e diritti assicurativi contro l'attacco del governo e degli armatori".

Allo stesso tempo, il KKE e la KNE hanno espresso la loro solidarietà con i 31 studenti dell'Università di Salonicco, che sono stati arrestati il 20/2 mentre svolgevano un'Assemblea generale della loro associazione. Alla sede universitaria, era presente anche il deputato del KKE Leonidas Stoltidis che è intervenuto presso il capo delle forze di polizia per il rilascio degli studenti detenuti. Migliaia di studenti a Salonicco, Atene e altre città della Grecia hanno organizzato mobilitazioni di massa il 23/2 per condannare la repressione poliziesca. Infine il processo dei 31 studenti è stato rinviato al 25 febbraio e sono stati temporaneamente rilasciati. Come segnalato dalla KNE: "La china autoritaria continua. Questa è la risposta del governo agli studenti che reclamano quanto di più normale, vale a dire: aprire le scuole e le università, che gli studenti possano riprendere i loro studi e respingere la legge che introduce la repressione e intensifica l'attività imprenditoriale nelle università. Il tentativo di terrorizzare chi sta lottando fallirà".


Traduzione da Resistenze.org

Students

24.02.2021