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Dichiarazione dell'eurodeputato del KKE, Kostas Papadakis, sul processo per la messa al bando del Partito Comunista di Ucraina

Date:
feb 5, 2015
papadakhs

Mercoledì 4 febbraio ha avuto inizio a Kiev il processo per la messa al bando del Partito Comunista di Ucraina (PCU). Gli accusatori sono il ministero della Giustizia ucraino, il ministero degli Interni e l'Agenzia d'Intelligence Nazionale, che accusano il PCU di "propaganda volta a creare divisioni". Atti persecutori simili contro i suoi quadri e membri stanno realizzandosi in tutto il paese, con accuse infondate e insostenibili, rifiutate e denunciate dai quadri del partito. Un rappresentante del KKE, Kostas Papadakis, membro del CC ed eurodeputato, ha assistito al processo su invito del PCU.

Nella conferenza stampa organizzata dal PCU per i media ucraini, Kostas Papadakis ha evidenziato quanto segue:

"Questo processo fa parte di una ondata di persecuzioni contro il Partito Comunista di Ucraina, i suoi membri e i suoi dirigenti. Le persecuzioni e i piani di messa al bando dei comunisti e delle loro attività sono inaccettabili e riprovevoli. Sono dirette contro il popolo stesso e suoi diritti. I comunisti di Ucraina hanno fornito un grande contributo alla lotta del popolo ucraino, a tutte le sue conquiste, sia nella Grande Vittoria Antifascista dei Popoli, che negli anni della costruzione socialista, come anche attualmente.

Queste persecuzioni sono pericolose per il popolo ucraino e per gli altri popoli. Evidenziano l'intento di dare nuovo impulso ai piani imperialistici in Ucraina e nella regione, in via di definizione da parte di UE, USA, NATO, della borghesia ucraina e del suo governo reazionario, che contano sull'appoggio di forze fasciste, nel quadro del loro antagonismo con la Russia.

In questo modo essi dimostrano che il popolo ucraino affronterà la continuazione della guerra fratricida per gli interessi degli imperialisti e della nuova ondata di misure antioperaie. I comunisti sono nel mirino della borghesia perché sono nelle condizioni di combattere l'attacco antipopolare e l'isteria nazionalista, possono mostrare la strada per l'uscita dalla barbarie capitalista. La falsificazione della storia, l'evidente distorsione del contributo dei comunisti e del socialismo non passeranno.

Il KKE ancora una volta esprime la sua piena solidarietà al Partito Comunista di Ucraina e assicura che informerà il popolo greco di questo attacco anticomunista. Attraverso il proprio intervento nel movimento operaio e popolare, nel parlamento nazionale e nel parlamento europeo continuerà a denunciare e lottare contro l'anticomunismo. Solo i popoli possono impedire e neutralizzare qualsiasi piano antipopolare e divenire essi stessi protagonisti grazie alla loro lotta".