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Nel "campo minato" della competizione imperialista

Date:
mar 20, 2015
455028

Mentre Victoria Nuland, Assistente al Segretario di Stato degli Stati Uniti per gli affari europei ed eurasiatici si incontrava ad Atene con il primo ministro greco, A. Tsipras, il vice ministro della Difesa, K. Isychos era in viaggio a Mosca.

Sta diventando evidente che il nuovo governo greco ha fatto la scelta di avvicinare il maggior numero di centri imperialisti possibile, giocando la carta del valore strategico del paese, al fine naturalmente di migliorare la posizione dei monopoli greci, con il suo stabile ed immutato orientamento euro-atlantico ed in particolare con la "cooperazione strategica" della Grecia con gli USA.

Il ministro degli Esteri, N.Kotzias, quando ha informato i membri della Commissione Parlamentare per la Difesa e gli Affari esteri in merito alle questioni ricadenti sotto la sua responsabilità, ha  ancora una volta ribadito il ruolo che una "Grecia stabilizzata" potrebbe svolgere nella lotta contro i jihadisti e per la protezione delle "popolazioni cristiane del Medio Oriente". L'UE sta spianando la strada ad una nuova campagna imperialista in Medio Oriente, utilizzando l'attività degli jihadisti come pretesto. Caratteristiche di questo orientamento sono state le decisioni della Commissione degli Affari esteri del Consiglio Europeo dell'UE a Bruxelles. Decisioni che portano anche la firma del governo greco, (rappresentato nell'occasione dal viceministro degli Esteri, Nikos Chountis). Le decisioni dell'UE, che indicano "l'azione militare" come "necessaria" sono in linea con le voci  riguardanti una imminente campagna in Medio Oriente e Nord Africa su iniziativa degli Stati Uniti e degli stati membri della NATO e dell'UE, con lo "Stato Islamico" come pretesto.

Allo stesso tempo, le informazioni rilasciate dai Ministri della Difesa e degli Esteri mostrano che il governo SYRIZA-ANEL sta dichiarando la propria disponibilità (e, come alcuni analisti notano, il suo desiderio) di contribuire a tali missioni. Perché vogliono che la Grecia diventi una base avanzata per i piani euro-atlantici, provvedendo subito a fornire la base di Suda, che è parte fondamentale delle infrastrutture, al fine di sostenere e condurre operazioni aero-navali su di un'area che si estende dalla Libia alla Siria ed Iraq.

Dopo i suoi primi 45 giorni, il nuovo governo ha confermato la sua partecipazione alla NATO ed a tutte le sue missioni militari, si è dichiarato a favore della cooperazione strategica con gli Stati Uniti e Israele, ha unito le proprie forze con l'Unione Europea per imporre sanzioni contro la Russia e per preparare una nuova guerra imperialista in Medio Oriente. Il governo, a parte il fatto che continua a mantenere basi e centri di comando della NATO, partecipa anche alle "manovre riunite di addestramento" ed alle "esercitazioni di gestione delle crisi" delle forze militari Euro-Atlantiche, nonchè  all'implementazione del "Readiness Action Plan" della NATO (piano di risposta immediata che definisce tutte le misure individuate per consentire all'Alleanza di rispondere efficacemente alle minacce che potrebbe essere chiamata ad affrontare nell'immediato futuro alla luce della recente crisi tra Russia e Ucraina e delle minacce provenienti dall'area Medio Oriente e del Nord Africa n.d.t.).
Mentre fa tutto ciò, il governo allo stesso tempo afferma  che è "contro la militarizzazione della crisi in Ucraina, contro il deterioramento delle relazioni, sia politiche che economiche, tra l'Europa e la Russia" e aggiunge  che "dobbiamo parlare del futuro delle relazioni euro-russe e greco-russe, da condurre senza l'uso di sanzioni, ma solo attraverso il dialogo pacifico, che ci permetterà di evitare nuovi conflitti tra Oriente e Occidente e una nuova Guerra Fredda che può essere solo di danno per i popoli Europei"

Naturalmente, nessuno può trascurare, in relazione a ciò, le recenti dichiarazioni di V. Nuland, Assistente del Segretario di Stato degli Stati Uniti per gli affari europei ed eurasiatici, in merito alle  relazioni tra la Grecia e la Russia: "Non abbiamo alcun problema e vogliamo che la Grecia abbia normali rapporti con la Russia (...) Le relazioni tra la Grecia e la Russia sono state molto utili in passato, per quanto riguarda la trasmissione di chiari messaggi. E vorrei che ciò continui."

La domanda sorge quindi spontanea: Quali sono gli obiettivi del governo di coalizione SYRIZA-ANEL? E la risposta è la "valorizzazione geo-strategica" del paese nella regione dell'Europa Orientale e del sud-est del Mediterraneo. Si tratta di una regione con continue contraddizioni inter-imperialiste e conflitti dall'Ucraina ed il Mar Nero fino al Medio Oriente ed al Nord Africa.

Così il governo greco ritiene che la cosiddetta "diplomazia militare", la più attiva e "multi-dimensionale politica estera" possa facilitare i suoi negoziati con i creditori per la gestione del debito, ovviamente a vantaggio dei capitalisti e dei monopoli.

Naturalmente, tutti sanno che l'adesione della Grecia alla NATO e all'UE (una scelta strategica di tutti i governi greci e pure di quello attuale) non salvaguarda e non potrà  salvaguardare i diritti sovrani del paese. Il continuo coinvolgimento nei piani imperialisti e nei conflitti internazionali tra le borghesie crea solamente nuovi e maggiori pericoli per il popolo.

Diventa pertanto fondamentale che i lavoratori e gli strati popolari non supportino i piani del governo. Essi devono organizzare la loro lotta contro i piani imperialisti e la partecipazione della Grecia a questi, partecipazione che è promossa dal governo di coalizione. Perchè il popolo possa lasciare il "campo minato" della competizione imperialista, la quale affonda le sue radici sul terreno della barbarie capitalista.

 

20.03.2015