La manifestazione del 1° Maggio dei comunisti e dei veterani della guerra antifascista si è tenuta nella capitale ucraina in un clima di intensa repressione, provocazione e intimidazione poliziesca. La delegazione del KKE, composta da Giorgos Marinos, membro dell'Ufficio Politico del CC del KKE e Elisseos Vagenas, membro del CC e responsabile della sezione Relazioni Internazionali del CC del KKE, era a Kiev, su invito del PC di Ucraina.
Parlando all'evento, Marinos ha rilevato quanto segue:
Cari compagni,
Il CC del Partito Comunista di Grecia (KKE), migliaia di militanti e sostenitori del partito e della Gioventù Comunista (ΚΝΕ), migliaia di lavoratori, esprimono la loro solidarietà internazionalista con il PC di Ucraina, con gli uomini e le donne comuniste del vostro paese e denunciano decisamente l'anticomunismo e l'ondata di persecuzioni organizzata dal governo e dalle autorità ucraine.
Denunciamo la legge anticomunista n. 2558 recentemente approvata dal parlamento ucraino e ne chiediamo l'annullamento.
Oggi il 1° Maggio onoriamo le lotte della classe operaia in tutto il mondo. Fra qualche giorno, il 9 maggio, onoreremo il 70 ° anniversario della grande vittoria antifascista dei popoli.
Noi, donne e uomini comunisti, siamo fieri della nostra ideologia, dei nostri valori e ideali, delle nostre lotte per il progresso sociale, per i diritti dei popoli.
Nessuna forza anticomunista può cancellare tutto questo. Non può farlo una pericolosa legge anticomunista adottata dal parlamento ucraino con l''intento di equiparare in modo astorico il mostro nazifascista, responsabile di crimini terribili, con l'ideologia comunista, che si propone la liberazione della classe operaia dalle catene dello sfruttamento e dell'oppressione capitalista.
L'Unione Sovietica ha perso 20 milioni di persone nella lotta per sconfiggere la Germania fascista e i suoi alleati. L'Armata Rossa ha sollevato la bandiera rossa sul Reichstag. Queste verità non possono essere annullate dalle autorità ucraine o dall'Unione europea che ha l'anticomunismo come ideologia ufficiale.
Il socialismo è stato costruito in Ucraina, nel quadro dell'Unione Sovietica, e ha fatto dato un enorme contributo agli interessi della classe operaia, al suo popolo. Nell'arco di pochi decenni, il socialismo ha risolto i problemi significativi che affliggono il capitalismo nei secoli. Ha tutelato il diritto al lavoro, ai servizi sociali gratuiti, ha salvaguardato il futuro delle giovani generazioni. Tutto questo non può essere cancellato dalla controrivoluzione, dall'isteria anticomunista, dal bando dei simboli comunisti e dell'attività dei comunisti.
Cari compagni e amici,
Il KKE sin dal primo momento, ha condannato l'intervento della UE e degli Stati Uniti negli affari interni dell'Ucraina, che ha contribuito allo scoppio della guerra nella regione Donbass. Ha denunciato l'attività delle forze fasciste, l'anticomunismo, la volontà di vietare il PC e metterne al bando l'ideologia, il vandalismo contro la statua di Lenin e gli altri monumenti sovietici antifascisti.
Il KKE ha evidenziato tali questioni con una dichiarazione nel proprio parlamento, nel Parlamento Europeo, nell'Assemblea del Consiglio d'Europa: Ha animato mobilitazioni e proteste presso l'ambasciata ucraina ad Atene. Ha adottato dichiarazioni congiunte con altri partiti comunisti di tutto il mondo. Ha inviato un deputato al processo contro il PC di Ucraina, mentre recentemente il Segretario del CC del partito, il compagno Dimitris Koutsoumpas, ha chiesto la mancata ratifica della legge anticomunista in una sua lettera al Presidente Poroshenko.
Noi crediamo nella solidarietà internazionalista, è una potente arma nelle nostre mani.
Continuiamo ad essere al fianco dei comunisti di Ucraina.
Giù le mani dai comunisti!
L'anticomunismo non passerà.
04.05.2015
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
