Il popolo non si inchina, lotta per la sua salute e per i suoi diritti contemporanei!
La rivolta studentesca all'Università del Politecnico nel novembre 1973, con il sostegno dei lavoratori e del popolo di Atene, che è stato uno degli eventi decisivi che ha portato al rovesciamento della giunta militare guidata dagli Stati Uniti in Grecia (1967-1974), è stata commemorata quest'anno con molteplici eventi che hanno osservato tutti i protocolli di protezione della salute contro la pandemia. La rivolta del Politecnico è stata il risultato della lunga lotta del KKE e della KNE in condizioni di illegalità, tanto che migliaia di militanti del KKE e della KNE sono stati imprigionati, esiliati e torturati dal regime barbaro della giunta militare
Da allora, ogni anno, il 17 novembre, si svolgono in tutta la Grecia marce antimperialiste di massa, che culminano con la marcia che si conclude all'ambasciata USA ad Atene. Il raduno del 17 novembre trasmette i messaggi "fuori gli USA - fuori la NATO" e "pane - educazione - libertà", che erano slogan della rivolta del Politecnico, ma esprimono anche le lotte contemporanee del popolo contro il coinvolgimento della Grecia nei piani imperialisti USA-NATO, così come le richieste dei lavoratori e del popolo per il diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute, alla libertà individuale e sindacale. La borghesia, i suoi governi e i suoi alleati USA-NATO si inquietano di fronte alla commemorazione militante della rivolta del politecnico.
Quest'anno il governo di ND, con l'incremento dell'autoritarismo e della repressione, ha vietato le manifestazioni antimperialiste e qualsiasi raduno di più di tre persone in tutto il Paese, con il pretesto che la marcia sarebbe stata una "bomba" sanitaria a causa della pandemia COVID-19. L'ipocrisia del governo è enorme, in quanto è l'unico responsabile delle "bombe" sanitarie quotidiane nei trasporti pubblici, nei luoghi di lavoro e nelle scuole. Inoltre, è corresponsabile con il precedente governo SYRIZA delle tragiche carenze del sistema sanitario pubblico di fronte la pandemia.
