Mercoledì 23 ottobre, migliaia di scioperanti dei settori dei portuali, dei marittimi, dei lavoratori del settore alberghiero e degli insegnanti delle scuole primarie e secondarie si sono riversati nelle strade di Atene, del Pireo e di altre grandi città, intensificando l'ondata di scioperi iniziata la settimana scorsa dagli operatori sanitari e dai lavoratori delle piattaforme di consegna.

I sindacati e le migliaia di scioperanti hanno sventato il tentativo del governo e dello Stato borghese di terrorizzare i lavoratori con decisioni giudiziarie che dichiarano gli scioperi "illegali e abusivi". Le richieste dei lavoratori sono incentrate sugli aumenti salariali, sulla firma dei contratti collettivi di lavoro e sull'opposizione al coinvolgimento del Paese negli interventi imperialisti USA-NATO-UE nella regione.

Nel prossimo periodo l'ondata di scioperi aumenterà, con uno sciopero dei lavoratori edili e ancora una volta dei lavoratori delle piattaforme di consegna. I processi militanti di massa e le assemblee generali dei sindacati, così come le campagne informative nei luoghi di lavoro, saranno intensificati per portare il Paese a fermarsi il 20 novembre con lo sciopero generale nazionale, sotto lo slogan "Grecia fuori dai macelli della guerra, soldi per i salari, la salute e l'istruzione".

24.10.2024