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SEQUESTRO DI NAVI CISTERNA GRECHE DA PARTE DELL'IRAN

KKE: La politica del "portabandiera" dei piani USA-NATO espone a grandi pericoli

Il sequestro di due grandi navi cisterne battenti bandiera greca, che navigavano nel Golfo Persico, è avvenuto a mezzogiorno di venerdì 27/5 da parte delle "Guardie rivoluzionarie" dell'Iran.

Fin dal primo momento, il sequestro delle due navi è stato attribuito a una ritorsione nei confronti della Grecia, che il 25 maggio, per soddisfare una richiesta degli USA, aveva sequestrato il petrolio iraniano trasportato dalla nave "LANA", battente bandiera russa e con un equipaggio di 19 persone, tutte di nazionalità russa, mentre navigava al largo di Karystos.

In una dichiarazione sul sequestro delle due navi cisterne greche da parte delle forze armate iraniane, l'Ufficio Stampa del CC del KKE ha osservato:

"L'incursione e il sequestro di due navi cisterne greche da parte delle Forze armate iraniane è uno sviluppo estremamente grave e pericoloso, soprattutto perché sembra essere una "ritorsione" al sequestro di un carico di petrolio iraniano da parte delle autorità greche, su istruzioni degli USA, pochi giorni fa.

La politica di "portabandiera" dei piani USA-NATO seguita dal governo greco su tutti i fronti, comprese le sanzioni contro l'Iran, espone il Paese e il popolo greco a grandi rischi, come dimostra il sequestro delle navi greche.

Ciò che il governo deve fare qui e ora è assicurare il rilascio e il ritorno in sicurezza degli equipaggi delle due navi".

 

31.05.2022