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La provocatoria risposta dell'Unione Europea al KKE sulla messa al bando del Partito Comunista di Ucraina

17/9/2014

 La risposta dell'Alto rappresentante della politica estera dell'UE all'interrogazione del gruppo del KKE al parlamento europeo, in relazione ai tentativi di mettere al bando e rendere illegale il Partito Comunista di Ucraina è stata provocatoria. Il gruppo parlamentare del KKE ha espresso la seguente dichiarazione nel suo comunicato stampa:

"Il pieno sostegno dell'Unione Europea al reazionario governo ucraino ed al suo obiettivo di bandire il Partito Comunista di Ucraina ed incrementare gli atti di persecuzione contro i comunisti è stato confermato dal rappresentante della Politica estera dell'Unione Europea C. Aston, con la sua risposta all'interrogazione del gruppo parlamentare del KKE, il quale ha denunciato la persecuzione del Partito Comunista di Ucraina da parte del governo di quel paese.

La Commissione UE etichetta il governo ucraino come "la scelta del popolo ucraino dopo eque e democratiche elezioni", nascondendo che è giunto al potere attraverso un colpo di stato, in cui i gruppi nazi-fascisti armati hanno preso parte, con il pieno sostegno dell'UE e dei suoi alleati, la NATO e gli Stati Uniti. La Commissione giustifica l'inaccettabile decisione di sciogliere il gruppo parlamentare del Partito Comunista di Ucraina, affermando che ciò è avvenuto "per ragioni procedurali", mentre per quanto riguarda il procedimento giudiziario avviato dal governo ucraino per dichiarare illegale il Partito Comunista dell'Ucraina si limita ad affermare che "seguirà da vicino tutti gli sviluppi riguardanti il caso".

L'ipocrita mero auspicio dell'Alto Rappresentante della UE che "Qualsiasi azione legale debba (...) garantire la correttezza e il rispetto delle norme internazionali riconosciute (...) in particolare per quanto riguarda il rispetto dei diritti politici, civili e umani" e che "Questi impegni e principi sono sanciti anche nell'accordo associazione UE-Ucraina che è stato firmato di recente", è provocatorio.

E' provocatorio perché la campagna anti-comunista è un obiettivo dichiarato del governo ucraino, obiettivo che è accompagnato da persecuzioni, attacchi, minacce e atti di terrorismo contro i comunisti da parte dei partiti borghesi e delle bande fasciste del "Pravy Sektor", ecc., che sostengono il governo. Sono questi i principi stabiliti nell'accordo di associazione tra Ucraina ed UE, questa è l'attuazione del proclami dell'UE sulla "democrazia": l'elevazione dell'equazione anti-storica tra comunismo e fascismo come ideologia ufficiale dell'Unione Europea, insieme ai divieti sull'attività dei comunisti, i simboli comunisti e l'ideologia comunista.

L'anticomunismo accompagna e sostiene la linea politica antipopolare, il nazionalismo, l'abolizione dei diritti democratici e delle libertà del popolo, che vengono imposte dal governo ucraino per servire gli interessi affaristici locali che esso rappresenta, così come gli interessi dei gruppi monopolistici di UE ed USA che stanno consolidando la loro posizione in questo paese e in tutta la regione, massacrando il popolo, nel loro scontro contro i capitalisti russi.

Il KKE rafforzerà la sua solidarietà con i comunisti ed i lavoratori dell'Ucraina, al fine di rafforzare la loro lotta affinché i lavoratori possano lasciare il loro segno sugli sviluppi del conflitto con i capitalisti, il loro potere e le loro unioni imperialiste.